Alopecia reversibile

Che cos'è? Si tratta di una perdita temporanea di fusti pilari. Alcuni fattori interni o esterni all'organismo sono in grado di bloccare temporaneamente la loro produzione, per lo più in modo diffuso. I nostri capelli hanno un ciclo di produzione che mostra asincronie tra i diversi elementi per cui in ogni momento alcuni capelli sono in fase di crescita, mentre altri iniziano la fase di riposo che precede la caduta fisiologica. Agenti tossici che esplicano rapidamente la loro azione a livello cellulare (farmaci chemioterapici antitumorali) provocano solitamente una perdita veloce ed estesa. Dopo la sospensione della terapia la ricrescita è solitamente completa. Numerosi fattori invece non hanno un'azione tossica e possono provocare una perdita lentamente progressiva nell'arco di 2-5 mesi. In questi casi vengono alterati i sistemi di regolazione della produzione e crescita dei fusti pilari. Tra questi fattori ricordiamo: infezioni, alcuni farmaci, alteraziioni transitorie dell'equilibrio ormonale (parto, interruzione anticoncezionali, ipo-/ipertiroidismo, tumori dell'ovaio, dell'ipofisi, delle ghiandole surrenali, iperprolattinemia), malattie del tessuto connettivo, disturbi dell'alimentazione, malassorbimento, infezioni da HIV, carenza di proteine, ferro, zinco, acidi grassi essenziali e biotina, stati di stress psico-fisico intensi e prolungati. Le alopecie reversibili possono essere del tutto normali"fisiologiche" (prime settimane di vita del neonato, cambi di stagione nei periodi primavera-estate). La perdita di capelli con il "caratteristico "bulbo" biancastro alla loro estremità ne indica "lo stato di riposo". 

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