Che cos'è?
Si tratta di una condizione di iperpigmentazione cutanea permanente prodotta dall'introduzione di sostanze pigmentate a livello del derma (il materasso di supporto della cute). I tatuaggi possono essere suddivisi in: "decorativi o ornamentali" (segno distintivo piuttosto "alla moda" nell'ambito della popolazione giovane dei paesi industrializzati); "accidentali" (da scoppio o post-traumatici principalmente da asfalto); "medicali" (utilizzati per guidare gli interventi di radioterapia). I tatuaggi ornamentali e quelli medicali possono essere effettuati con tecnica amatoriale (manualmente) o con tecnica professionale (con l'ausilio di appositi strumenti meccanici). I primi contengono usualmente una minore quantità di pigmento e sono meno definiti; i secondi contengono quantità di pigmento spesso molto maggiori e sono ben definiti. I granuli di materiale estraneo vengono interpretati come degli intrusi dal nostro organismo che tende ad isolarli all'interno di cellule o strutture biologiche più complesse. Tutti i tatuaggi, dopo la fase iniziale, infiammatoria, di assestamento della durata di circa 2 mesi, tendono a sbiadire lentamente e progressivamente nel tempo (anni), man mano che le cellule di contenimento muoiono liberando nuovamente i pigmenti che si collocano sempre più in profondità nei tessuti. In alcuni casi è possibile osservare una reazione infiammatoria di natura allergica nei confronti di alcuni colori utilizzati nei tatuaggi ornamentali. Tale reazione può essere precoce (nel giro di qualche mese dall'introduzione dei pigmenti) o tardiva (a distanza di anni).
Percorso SDC
Il percorso clinico-terapeutico proposto da SDC prevede una valutazione specialistica iniziale seguita dall'elaborazione di una strategia terapeutica personalizzata utile ad eliminare progressivamente i pigmenti o a contenere i fenomeni infiammatori ad essi correlati. Un ciclo di controlli clinici è previsto per valutare la progressione dei processi di riparazione tissutale dopo gli interventi e l'evoluzione del quadro clinico nel caso di processi di natura infiammatoria.