È un'alterazione elementare, cutanea e non solo, a comportamento benigno ed evoluzione autolimitante. Si tratta, in termini semplici, di un contenitore biologico ripieno di materiale inerte prodotto dalle nostre cellule. La sua forma è quasi sempre sferica o ovoidale, variamente “schiacciata dai tessuti circostanti. Limitando la nostra attenzione ai distretti cutanei potremo riconoscere vari tipi di cisti: quella sebacea); quella cheratinica (grani di miglio); quella formata da materiale grassoso e cheratina (steatocistoma); quella formata da materiale gelatinoso prodotto dalle cellule della cavità articolare delle falangi (cisti mixoide). In teoria le cisti si possono sviluppare in qualsiasi distretto anatomico ed avere contenuti altrettanto variabili. Possiamo distinguere varietà congenite (presenti già alla nascita) ed acquisite (sviluppate dopo la nascita). Sono usualmente asintomatiche se non vegono irritate da compressione e/o traumatismi. Possono disturbare la conduzione nervosa quando sono posizionate in prossimità del passaggio di tronchi nervosi di particolare importanza. Possono infine complicarsi con fenomeni infiammatori di natura infettiva nel caso di proliferazione batterica nell'ambito del sacco contenitore.
Il percorso clinico-terapeutico proposto da SDC prevede una valutazione iniziale associata eventualmente ad esami specifici per valutarne l'estensione ed i rapporti coi tessuti immediatamente circostanti. Una strategia terapeutica mirata e sempre personalizzata verrà elaborata per ogni caso adottando tutte le tecniche dermochirurgiche più avanzate. Nel caso di asportazione, il frammento chirurgico verrà comunque sottoposto ad esame dermatopatologico per motivi di sicurezza. Una serie di controlli clinici è prevista per monitorare il decorso post-operatorio e l'evoluzione della patologia.