Che cos'è?
Si tratta di una patologia assolutamente benigna a carattere lentamente evolutivo che coinvolge i capillari e le venule presenti negli strati del "materasso" della cute (il derma). Il lenzuolino protettivo (l'epidermide), il derma, ed i "tubicini" dove circola il sangue sono trasparenti e lasciano intravvedere il colore rosso-violaceo dei globuli rossi che circolano nel reticolo vascolare della cute. L'esordio è graduale e si manifesta inizialmente con episodi di arrossamento distrettuale, limitato ad alcune aree del volto. La loro origine è spesso emotiva, termica, o dietetica. I bruschi incrementi della pressione sanguigna nel circolo capillare possono danneggiare il sistema delle "valvole" che regolano il flusso diretto verso la superficie della cute. Senza più adeguato controllo i capillari rimangono sempre dilatati. Le cuti più chiare sono anche più trasparenti e lasciano intravvedere meglio questo tipo di alterazioni. Il quadro clinico si caratterizza per la presenza di ramificazioni capillari distribuite irregolarmente a livello del naso, guance, e mento. È possibile individuare alcuni fattori di rischio: predisposizione genetica, disturbi gastrointestinali associati a rosacea, intolleranze alimentari, ipertensione arteriosa, esposizione a brusche e ripetute alterazioni climatico-ambientali, assunzione di bevande calde e cibi particolarmente piccanti, eccessiva e prolungata esposizione solare, frequenti stress emotivi.