Che cos'è?
Si tratta di una condizione benigna a carico del sistema venoso degli arti inferiori ad evoluzione lentamente progressiva. All'origine della patologia vi è un rallentato o difficoltoso deflusso del sangue dagli arti inferiori, con conseguente aumento della pressione a carico delle vene, sofferenza del distretto capillaro-venulare, disturbi del metabolismo dei tessuti immediatamente circostanti. I soggetti di sesso femminile sono più colpiti. Possibili fattori predisponenti vanno ricercati a livello genetico; comportamentale (vita sedentaria); dietetico-metabolico (sovrappeso, obesità, fumo, gotta); funzionale-ormonale (gravidanze multiple, diabete, menopausa). Fattori scatenanti possono essere identificati in traumi accidentali, patologie infiammatorie-infettive, cardiopatie congestizie, aumento della pressione a livello della cavita addominale. Va ricordato che il cuore è una pompa esclusivamente propulsiva e che il deflusso del sangue dagli arti inferiori dipende solamente dalla contrazione ritmica della muscolatura del polpaccio e della coscia durante la deambulazione. Il sistema venoso degli arti inferiori è dotato di valvole che permettono il flusso in un'unica direzione: dal basso verso l'alto. In soggetti predisposti, in presenza di fattori favorenti o scatenanti, le valvole possono cedere con conseguente ristagno di sangue ed innesco della patologia. Il quadro clinico è caratterizzato da gonfiore e senso di peso-tensione alle caviglie, più evidente alla sera; affaticabilità; dilatazione ed allungamento dei tronchi venosi con deformazione del loro decorso (non più rettilineo ma tortuoso). La sofferenza dei tessuti può coinvolgere i distretti cutanei che manifestano progressivamente alterazioni caratteristiche: scurimento irregolare, ruvidità superficiale, secchezza, riduzione dello spessore, facile irritabilità (prurito). Nei casi più trascurati possono comparire delle ulcere particolarmente difficili da trattare.
Percorso SDC
Il percorso clinico-terapeutico proposto da SDC prevede una valutazione specialistica iniziale eventualmente supportata da specifici esami strumentali e di laboratorio. È possibile ricorrere a delle competenze specialistiche di branche affini (chirurgo vascolare, dietologo, endocrinologo, cardiologo) per giungere ad un inquadramento completo della patologia. Una strategia terapeutica personalizzata verrà elaborata utilizzando le conoscenze più avanzate della moderna chirurgia dermatologica. Una serie di controlli clinici è prevista per osservare l'efficacia della terapia e l'evoluzione della patologia.