Che cos'è?
Si tratta di lesioni a comportamento benigno a lentissima evoluzione che coinvolgono la cute e le mucose. Nella maggior parte dei casi i nevi sono espressione di un “mosaicismo genetico”. Ogni cellula del nostro organismo contiene un'informazione genetica completa che, nella fase precoce di sviluppo dell'embrione, viene “trascritta” in modo specifico – in una sorta di installazione personalizzata di un delicato e complesso programma computerizzato – per poter differenziarsi e sviluppare le diverse parti del corpo. Errori isolati di "installazione” dei singoli programmi di differenziazione determinano la formazione di strutture più o meno anormali a comportamento benigno: i nevi. Un nevo potrà quindi essere costituito da melanociti (cellule responsabili del colore della pelle) e si definirà nevo nevomelanocitico; cheratinociti (cellule del rivestimento della pelle) e si definirà nevo epidermico; cellule delle ghiandole sebacee: nevo sebaceo; vasi capillari: nevo flammeo o meglio, malformazione capillaro-venulare; cellule nervose, muscolari, adipose o da qualsiasi altra combinazione cellulare. La maggior parte dei nevi è congenita, ma non ereditaria. Si tratta quindi di un'alterazione casuale dei programmi di differenziazione cellulare che avviene più o meno precocemente, nel corso dello sviluppo dei diversi tessuti dell'organismo. Una volta ultimato il processo, le alterazioni aumentano di volume e dimensioni in modo proporzionale alla crescita del paziente. L'interpretazione diagnostica non è sempre facile e spesso è necessario ricorrere a supporti d'indagine di tipo strumentale, microscopico oltre che programmare controlli clinici a distanza. Una trattazione a parte la meritano i nevi nevomelanocitici per la loro possibile somiglianza al melanoma ed, in alcuni casi la loro predisposizione a sviluppare, al loro interno, questo particolare tipo di neoplasia aggressiva della cute.