Che cos'è?
Si tratta di un gruppo di malattie della pelle benigne a carattere infiammatorio. L'evoluzione è cronica con alternarsi di periodi di remissione e fasi di peggioramento. L'origine del pemfigoide è un'alterazione del sistema immune "l'esercito di difesa del nostro organismo". Le cellule del nostro corpo vengono erroneamente riconosciute come "nemiche" e attaccate. Il pemfigoide colpisce prevalentemente soggetti in età avanzata. Possiamo distinguere diverse forme in base al quadro clinico: pemfigoide bolloso, pemfigoide cicatriziale, herpes gestationis, dermatosi a IgA lineari, epidermolisi bollosa acquisita, dermatite erpetiforme. La forma più frequente è quella bollosa. Le bolle (rilievi conteneti liquido) si formano tra il derma "materasso di sostegno" e l'epidermide "lenzuolino di rivestimento" della pelle. Appaiono tese e resistenti distribuite su chiazze rossastre, il loro contenuto è emorragico. Le alterazioni lasciano cicatrici. Le sedi colpite sono: addome, parte inferiore del tronco e gli arti in modo simmetrico. Può essere coinvolta la mucosa della bocca, faringe, esofago, naso e regione anogenitale. I pazienti lamentano una sintomatologia pruriginosa spesso intensa. Una corretta diagnosi e controlli ciclici associati ad opportuna terapia consentono di controllare la malattia.