Che cos'è la rosacea?
La rosaea è una condizione infiammatoria lentamente evolutiva, a comportamento benigno, della pelle del volto.Clinicamente si manifesta con arrossamento persistente, vasi capillari evidenti, bruciore. La rosacea determina un'ipersensibilità della pelle nei confronti di bruschi cambiamenti climatico-ambientali; situazioni psico-emotive particolarmente importanti; assunzione di cibi e bevande particolari, spesso calde e piccanti. I primi segni si osservano già durante l'età infantile con episodi transitori di arrossamento, più o meno intenso, limitato ai distretti delle guance e del naso.
Nel tempo l'arrossamento diviene progressivamente persistente e si associa a numerose dilatazioni capillari e venulari distribuite irregolarmente a livello dei distretti delle guance, del naso, del mento e della regione medio-frontale.
In alcuni casi si possono osservare anche degli elementi di natura infiammatoria: papule (piccoli rilievi cutanei), pustole (lesioni contenenti materiale purulento), noduli. Il quadro clinico ricorda vagamente l'acne. In una percentuale piuttosto elevata di casi è possibile osservare un interessamento dei distretti oculari che si manifesta con congiuntiviti e blefariti (infiammazione delle palpebre).
L'origine può essere fatta risalire a molteplici fattori, il più importante dei quali si identifica in una particolare predisposizione genetica.
I soggetti di cute chiara, di ceppo celtico, sono particolarmente colpiti. Mani e piedi freddi, frequenti episodi di cefalea, disturbi digestivi ed intolleranza oculare alla luce intensa caratterizzano la maggior parte degli individui potenzialmente inclini a sviluppare rosacea.