Che cos'è la sifilide?
La sifilide è una malattia di origine infettiva (Treponema pallidum) a trasmissione prevalentemente sessuale. Se non diagnosticata e trattata evolve attraverso tre fasi successive con progressivo interessamento di cute, mucose e diversi organi ed apparati (cuore; scheletro; sistema nervoso).
Il treponema può essere trasmesso dalla madre al feto durante la gravidanza o al prodotto del concepimento durante il passaggio attraverso il canale del parto (Lue congenita). Come tutte le malattie infettive ha un periodo di incubazione che è di circa 3 settimane. Successivamente compare il quadro clinico che presenta tre caratteristici stadi: primario; secondario e terziario. La sifilide primaria si manifesta con una piccola papula (rilievo cutaneo) o nodulo nella sede di penetrazione del treponema. La lesione è dura, escoriata in superficie, di colorito rosso scuro (sifiloma primario). Tipico è un ingrossamento dei linfonodi, "stazioni di raccolta" di sostanze provenienti dall'area interessata, che si presentano mobili, duri e non dolenti (linfoadenopatia satellite).
Dopo un periodo di circa 2 mesi, in assenza di terapia, inizia la sifilide secondaria. Durante questa fase il treponema diffonde nell'organismo provocando macule (chiazze) e papule rossastre diffuse. La sifilide secondaria dura circa 2-3 anni poi il paziente diviene asintomatico e resta tale nella maggior parte dei casi per tutta la vita (sifilide latente). Talvolta, dopo 10-20 o anche più anni, si sviluppa una sifilide terziaria. In questi casi, l'infiammazione cronica localizzata porta alla formazione di “gomme luetiche” a livello di vari organi ed apparati con compromissione delle loro funzioni (cute; app. scheletrico; occhi; orecchio; app. digerente; lingua; app. cardiovascolare e sistema nervoso).
La prognosi della sifilide è estremamente variabile e dipende essenzialmente dalla tempestività della diagnosi seguita da una terapia mirata. La sifilide congenita si manifesta nei primi tre mesi dopo la nascita o comunque nei primi due anni. Il quadro clinico è caratterizzato da alterazioni variabili con coinvolgimento di pelle, ossa, denti, polmoni, fegato e sistema nervoso.