Che cos'è?
Sono espressione dell'evoluzione finale dei processi infiammatori acuti che anno contraddistinto l'acne in fase florida. Si tratta di alterazioni permanenti caratterizzate da elementi di forma, dimensione e profondità variabili distribuiti irregolarmente a livello della cute del volto e di tutti i distretti anatomici ove l'acne ha fatto il suo corso. La maggior parte delle cicatrici acneiche è ipotrofica. Le lesioni possono essere distinte in tre categorie principali: le cicatrici a scodella (con margini degradanti più delicati); quelle a stampo (con margini a picco rispetto alla cute circostante); e quelle a piccozza (minute e profonde come l'impronta di una piccozza nelle neve). Tutte e tre le categorie possono, a loro volta essere categorizzate in: superficiali e profonde in rapporto alla collocazione della loro estremità più interna rispetto al colletto delle giandole sebacee presenti nelle specifiche regioni anatomiche. Le cicatrici post acneiche non sono ultermente evolutive e non sono associate ad alcuna patologia “pericolosa”. Determinano però, in alcuni pazienti, imbarazzo e difficoltà nell'intrattenere anche le più comuni relazioni sociali. La correzione delle cicatrici post-acneiche è forse uno degli argomenti più difficili da trattare da parte del chirurgo dermatologo che deve coniugare abilità professionale e tecnologia ad opportuno supporto psicologico in quanto, pur essendo in grado di migliorarne l'aspetto, in nessun caso potrà restituire ai pazienti la cute originale.