I laser CO2 sono apparecchiature estremamente sofisticate in grado di emettere una luce potentissima per una durata di tempo controllata da un complesso sistema computerizzato. Il pennello luminoso del raggio laser viene spostato automaticamente sulla superficie cutanea grazie ad un efficiente sistema meccanico (scanner) che consente di ottenere un'azione assolutamente uniforme su superfici di dimensione e forma pre-impostate. L'operatore può comunque scegliere di manovrarlo manualmente per effettuare alcune operazioni di precisione. La luce dei laser CO2 interagisce selettivamente con l'acqua contenuta nei tessuti provocandone l'immediata vaporizzazione.
Il curettage è forse l'intervento dermochirurgico più antico in Dermatologia e consiste nell'asportazione di selezionate alterazioni superficiali della cute utilizzando degli speciali strumenti dotati di estremità taglienti, a sezione rotonda, di diverso diametro, denominati “curette”. L'abbinamento sequenziale delle due tecniche consente di ottenere una positiva sinergia d'azione sui tessuti, ottimizzando i risultati clinici.
È una tecnica combinata che prevede l'utilizzo sequenziale del laser CO2 – per asportare in modo controllato gli strati più esterni della pelle – e della curette – per “rifinire” in modo più mirato il lavoro a livello delle aree più profonde. Tutte le aree del corpo possono essere trattate con questa tecnica che è molto utile a risolvere numerose patologie della cute.
La luce del laser CO2 viene emessa da un manipolo speciale collegato ad un sistema di movimento computerizzato del raggio oppure da un manipolo semplice, simile ad grossa penna. Scegliendo il manipolo computerizzato l'operatore può pre-impostare sia la dimensione dell'area da trattare che la sua forma (rotonda, quadrata, poligonale). Può scegliere inoltre l'intensità e la durata del contatto della luce con la cute. La luce del laser CO2 viene bloccata selettivamente dall'acqua presente in grande quantità in tutti gli strati della pelle. La brusca frenata del raggio produce un intenso calore che si limita agli strati superficiali d'impatto. L'esito di questa specifica interazione produce un'istantanea vaporizzazione di predeterminati spessori di pelle. In questo modo è possibile “scavare” con precisione la cute delle aree affette dalla patologia da trattare. La durata controllata degli impulsi, pre-impostata dall'operatore, consente al calore di diffondere selettivamente nei tessuti sottostanti danneggiando le strutture dermiche più superficiali. L'azione successiva del curettage, che avviene subito dopo la fotoablazione, consente al chirurgo dermatologo di asportare meccanicamente gli strati cutanei vaporizzati con il laser fino ad esporre la loro base. Tale manovra risulta estremamente utile a verificare l'eventuale persistenza di alterazioni residue. L'operazione può essere ripetuta fino alla loro completa eliminazione.
La durata delle sedute dipende dall'estensione, dal numero e dalla localizzazione anatomica delle lesioni da trattare. Solitamente vanno preventivati 30′-45′. Una volta raggiunto il risultato, questo si mantiene inalterato nel tempo. Nel caso di patologie virali e tumorali, è opportuno ricontrollare periodicamente i pazienti per identificare eventuali recidive della patologia.
I risultati correttivi sono visibili progressivamente nel giro di 15-30 giorni.
I prezzi dipendono dall'estensione delle aree trattate, dai tempi di esecuzione e dalla difficoltà tecnica dei singoli trattamenti. Contattaci per avere ulteriori informazioni sulla fotoablazione laser CO2 & curettage.