cambia lingua it-IT
+39 040 51 99 674
 
CHIRURGIA
DERMATOLOGICA

TERAPIA FOTODINAMICA

La terapia fotodinamica è uno dei trattamenti che  portiamo avanti con successo da anni nella nostra clinica di Trieste. Lo Skin Doctors' Center infatti è considerato un centro di eccellenza per tutto ciò che riguarda le terapie che coinvolgono la luce

Questa modalità di trattamento si chiama “terapia fotodinamica” perché si avvale dell'azione combinata di una sostanza fotosensibilizzante, di luce - appunto - e di ossigeno. “Foto” è infatti un prefisso che deriva dalla parola greca che significa “luce”. 

Sono sorprendenti gli effetti che la luce può avere sulla pelle, ed è davvero strabiliante il numero di patologie che possono essere curate grazie alla terapia fotodinamica.

QUALI SONO LE PRINCIPALI PATOLOGIE?

Patologie infiammatorie:

  • Acne, 

  • Psoriasi

  • Morfea (anche detta sclerodermia localizzata),

  • Alopecia aerata (caduta dei capelli a chiazze),

  • Idrosadenite suppurativa (chiamata comunemente “acne inversa”, una patologia che prevede la formazione di noduli sottocutanei infiammati e dolorosi).

Patologie degenerative:

  • Iperplasie sebacee,

  • Fotoinvecchiamento.

Patologie tumorali: 

  • Eritroplasia di Queyrat (una malattia che colpisce il glande e il prepuzio interno),

  • Cheratosi solari, 

  • Carcinomi basocellulari superficiali, 

  • Sindrome del carcinoma basocellulare nevoide (Gorlin-Goltz),

  • Morbo di Paget extramammario, 

  • Chieilite attinica (una patologia che colpisce le labbra),

  • Morbo di Bowen, 

  • Sarcoma di Kaposi sporadico, 

  • Nevi sebacei. 


Facendo agire in sinergia le sostanze fotosensibilizzanti, la luce, e l'ossigeno, riusciamo a modificare il comportamento biologico delle cellule coinvolte nei processi infiammatori e tumorali: queste cellule possono ottimizzare le loro funzioni, diventare meno reattive alle infiammazioni, o addirittura autodistruggersi

Grazie alla terapia fotodinamica allo Skin Doctors' Center di Trieste sfruttiamo la sinergia della luce e della biochimica per curare la tua pelle. Miglioriamo la risposta biologica dei tessuti e preveniamo la trasformazione tumorale dei danni solari della pelle. Intervenendo anche su patologie di difficile trattamento. 



COME FUNZIONA LA TERAPIA FOTODINAMICA

 

La terapia fotodinamica produce una reazione foto-chimica di intensità modulabile. Che cosa significa “modulabile”? Significa che i medici dello Skin Doctors' Center di Trieste possono intervenire selettivamente sui tessuti maggiormente in grado di assorbire le sostanze fotosensibilizzanti. 

Gli esperti dello Skin Doctors' Center di Trieste sono in grado di valutare le giuste modalità di applicazione delle sostanze sulla pelle, la loro concentrazione, e i tempi di irradiazione della luce, modulando tutti questi fattori nella maniera corretta a seconda degli effetti che si vogliono ottenere in rapporto alle patologie da trattare.  

Come agiscono le sostanze fotosensibilizzanti? Queste sostanze, applicate sulla pelle, vengono assorbite più rapidamente dalle cellule con un metabolismo più attivo. Una volta penetrate, queste zone del corpo diventano foto-attive. Significa, quindi, che saranno più sensibili e risponderanno maggiormente agli effetti della luce

La sostanza fotosensibilizzante, eccitata dalla luce, porta le cellule a interagire con le molecole d'ossigeno vicine: questo processo chimico crea un “cambiamento” dell'attività delle cellule, le fa reagire, ne modifica il comportamento. 

Il risultato finale è un'azione di “pulizia” biologica della maggior parte delle cellule alterate - visibili o invisibili - comprese entro le aree trattate, senza i disagi e gli effetti collaterali degli interventi invasivi

L'uso della luce per curare le patologie della pelle è molto antico: addirittura Egizi, Greci e Romani utilizzavano estratti vegetali contenenti sostanze fotosensibilizzanti per trattare pazienti affetti da psoriasi e vitiligine, esponendoli alla luce del sole.  

Da quell'epoca sono stati fatti molti passi avanti, naturalmente. E grazie a sostanze sempre più raffinate e all'aiuto della tecnologia, oggi lo Skin Doctors' Center è in grado di offrire ai suoi pazienti, a Trieste, una serie di trattamenti di terapia fotodinamica capaci di riassestare le infiammazioni, riportare i tessuti a una condizione di funzionalità migliore, e curare patologie altrimenti molto più complicate da trattare




PERCHÉ AFFIDARSI ALLA TERAPIA FOTODINAMICA ALLO SKIN DOCTORS' CENTER DI TRIESTE

 

Il sole fa bene. Uscire all'aria aperta, stimolare la produzione di Vitamina D, sfruttare il piacere di una bella giornata per migliorare l'umore… ma non dobbiamo sottovalutare i danni di un'esposizione scorretta o sconsiderata ai raggi solari. Possono essere molto nocivi, e portare conseguenze anche gravi. Per questo allo Skin Doctors' Center di Trieste insistiamo tanto sulle precauzioni per proteggerti dal sole.  

I danni solari sulla pelle si accumulano lentamente nel tempo, fino a diventare visibili. Gli effetti indotti dall'eccessiva esposizione solare generano alterazioni a livello delle fibre collagene e dell'elastina, e possono compromettere la funzione strutturale della pelle. I raggi UV sono in grado di danneggiare direttamente il DNA cellulare di tutti quegli elementi che “attivano” il rinnovamento e il mantenimento della barriera più esterna della pelle: l'epidermide. 

Le nostre cellule si sanno difendere con dei sofisticati meccanismi riparatori naturali, ma quando il danno interviene sul loro DNA, gli effetti possono essere permanenti. A questo punto, il malfunzionamento delle cellule si traduce in alterazioni: dapprima microscopiche, poi progressivamente più visibili. 

Quando si arriva a questo punto, ci sono due possibili strade: la dermatologia tradizionale, che prevede interventi più o meno invasivi, in grado di dare molti benefici, ma prevalentemente a livello delle lesioni visibili; oppure la terapia fotodinamica, che interviene a livello cellulare eliminando selettivamente solo le cellule che presentano cicatrici e lesioni importanti nel loro DNA.  

Perché lo Skin Doctors' Center potrebbe essere il posto giusto a cui rivolgerti?

Perché siamo in grado di proporti sia le terapie dermatologiche cosiddette “tradizionali”, sia la terapia fotodinamica, integrandola in un percorso personalizzato che possa darti i migliori risultati. 

Qui da noi potrai effettuare: 

  • Microdermoabrasione,
  • Peeling chimici, 
  • Rimodellamento con laser CO2, 
  • Fotobiomodulazione, 
  • Escissione.

E naturalmente la terapia fotodinamica, che, come ormai hai capito, può ottimizzare in maniera davvero significativa tutte queste altre tecniche

Se ti sottoponi a una terapia fotodinamica qui allo Skin Doctors' Center, sarai seguito da medici estremamente preparati, che sapranno individuare il giusto numero di sedute di mantenimento per te, e ti costruiranno intorno un vero e proprio percorso terapeutico

Devi sapere infatti che il numero di sedute previste non è “standard” (niente è “standard”, quando si tratta della salute della tua pelle), ma varia a seconda della tua reazione alla terapia, della patologia da trattare, e naturalmente dal tuo specifico caso. 

I risultati saranno visibili progressivamente nel giro di 15-45 giorni. Una volta ottenuti i benefici, solitamente ti consigliamo di tornare da noi alla nostra clinica di Trieste per altri interventi di terapia fotodinamica di mantenimento. 

Gli intervalli fra una seduta e l'altra, dipendono, ancora una volta, dalla patologia da trattare e dalla risposta della tua pelle. 

A volte può essere necessaria una seconda seduta di terapia fotodinamica, effettuata con le stesse modalità della prima seduta, se il tuo quadro clinico dovesse presentare ancora problemi parziali.

UNA SEDUTA DI TERAPIA FOTODINAMICA ALLO SKIN DOCTORS' CENTER: PRIMA, DURANTE E DOPO
  • 1 Immediatamente prima
  • 2 Durante
  • 3 Immediatamente dopo

In pochi passi cerchiamo di spiegarti come ti prepareremo nella nostra clinica di Trieste e come funziona una seduta di terapia fotodinamica

Si comincia da una misurazione della fluorescenza naturale della cute delle regioni da trattare, poi si procede detergendo e sgrassando la pelle per consentire una migliore penetrazione delle sostanze fotosensibilizzanti. 

In alcuni casi pratichiamo anche una microdermoabrasione, un peeling chimico, o una microablazione frazionata laser: queste tecniche velocizzano e ottimizzano il passaggio delle sostanze fotosensibilizzanti fino ai tessuti più profondi

La modalità di applicazione e i tempi di posa delle sostanze variano a seconda della patologia da trattare e dei risultati clinici che desideriamo ottenere. 

Una volta trascorso l'intervallo di tempo prestabilito, le sostanze vengono superficialmente asportate in modo delicato dalla superficie cutanea. Poi viene effettuato un esame clinico con una speciale luce (chiamata “luce di Wood”), oltre a una misurazione della fluorescenza accumulata. 

Puoi trovare maggiori informazioni su queste misurazioni e sul processo che precede la terapia fotodinamica vera e propria nel nostro capitolo di approfondimento, o semplicemente contattandoci e chiedendoci maggiori delucidazioni. 

La sicurezza prima di tutto: ti faremo indossare degli occhialini protettivi per preservare le aree oculari dalla luce. 

Ti inviteremo ad assumere una posizione confortevole, alla giusta distanza dalla sorgente di luce - se si tratta di una luce LED

Se invece tratteremo la pelle mediante la luce pulsata ad alta intensità, copriremo le aree da sottoporre alla terapia fotodinamica con un sottile strato di gel trasparente. 

Nei trattamenti più estesi invece la terapia fotodinamica richiederà anche una sedazione endovenosa.

È tutta una questione di equilibrio fra la concentrazione delle sostanze fotosensibilizzanti, il tempo di incubazione del prodotto, l'entità della fluorescenza osservata a livello delle zone da trattare: tutto questo viene accuratamente soppesato e tenuto in considerazione dal medico specialista che effettuerà la terapia

In questa fase viene effettuata quella che chiamiamo “irradiazione”: ciò che avviene a livello delle cellule è un processo complesso, ma tutto quello che devi sapere per ora è che “colpiremo” con la luce le aree che abbiamo precedentemente fotosensibilizzato in maniera selettiva. 

La terapia fotodinamica è nel pieno del suo svolgimento, ed è una fase cruciale, in cui il trattamento inizia a “curare” la tua pelle anche nei punti non visibili.

Farà male? Ovviamente dipende, ma di solito la maggior parte dei pazienti non richiede antidolorifici preventivi

Potresti provare un senso di irritazione, ma generalmente riusciamo a controllarla molto bene con nebulizzazioni di acqua termale, un ventilatore, oppure un getto di aria raffreddata. 

Se però stiamo effettuando un intervento più importante ed esteso, ti somministreremo una sedazione endovenosa sotto il controllo di uno specialista anestesiologo.  

Eventuali sensazioni di dolore svaniranno comunque appena avremo completato la fase di irradiazione. E, se ne avessi bisogno, dopo la seduta potremo prescriverti un antinfiammatorio non steroideo per contenere possibili fastidi e sintomatologie dolorose. 

Dopo la seduta solitamente i pazienti non avvertono disagi, se non delle sensazioni simili a quelle di una scottatura solare. 

Ovviamente anche l'entità di questa percezione dipende da molte variabili: quante lesioni abbiamo trattato, quanto era grande l'area d'azione, i tempi di esposizione e la concentrazione delle sostanze fotosensibili applicate.  

Nei casi minori potremo dimetterti subito dopo l'intervento, e potrai gradualmente riprendere la tua vita quotidiana in circa 2-4 giorni. Se invece l'intervento è stato più esteso e importante, ti chiederemo di rispettare un periodo di riposo di 10-18 giorni. E se ti abbiamo somministrato una sedazione endovenosa, ti terremo in osservazione per un'ora nella nostra clinica di Trieste, prima di rimandarti a casa con un accompagnatore precedentemente identificato. 

Se abbiamo trattato patologie infiammatorie è normale che compaia un eritema cutaneo, un'irritazione che si potrebbe accompagnare a una lieve esfoliazione cutanea. In questo caso il sintomo potrà essere controllato con l'applicazione di prodotti steroidei, che ti prescriveremo direttamente in clinica

Nelle forme neoplastiche invece è quasi inevitabile che si presentino degli elementi siero-crostosi in corrispondenza delle aree coinvolte dalla alterazioni tumorali. In questi casi la guarigione seguirà i passi classici della riparazione dei tessuti, che potremo aiutare e accelerare con un'adeguata strategia di medicazione

Ma anche tu dovrai fare la tua parte: per almeno 2-4 giorni non dovrai assolutamente esporti al sole senza delle protezioni “a prova di bomba”: prodotti con filtri 50+ SPF, cappelli a tesa larga, occhiali con filtri solari di protezione. 



Quando vedrò i risultati?
 

I risultati sono visibili progressivamente nel giro di 15-45 giorni. Nelle forme infiammatorie il numero di sedute previsto varia a seconda dell'entità degli effetti collaterali che i Pazienti sono disposti a tollerare (solitamente l'entità degli effetti migliorativi di ogni seduta è direttamente proporzionale all'entità degli effetti collaterali osservati nel periodo post-intervento). Una volta ottenuti i risultati, questi possono essere mantenuti nel tempo grazie alla programmazione di interventi PDT di mantenimento. L'intervallo da considerare tra le sedute di mantenimento dipende dalla patologia da trattare e dalle condizioni locali e generali di ogni Paziente. Nelle forme tumorali la valutazione clinica dell'intervento viene effettuata dopo 6-8 settimane dall'irradiazione. Nel caso di persistenza parziale del quadro clinico iniziale, viene programmata  una seconda seduta PDT con le stesse modalità della precedente. Nel caso la seconda valutazione post-intervento dovesse rivelare ancora delle lesioni persistenti, queste ultime dovranno essere asportate chirurgicamente utilizzando la tecnica escissionale classica o quella di Mohs.


Quanto costa?

I costi per la consulenza iniziale e per i trattamenti con la terapia fotodinamica sono ragionevoli in rapporto al livello di qualità fornito dal nostro Centro. I prezzi dipendono dall'estensione delle aree da trattare, dalla tipologia delle lesioni, e dal numero di sedute necessarie per ottenere i risultati clinici previsti. Contattaci per avere ulteriori informazioni.

 

UN APPROFONDIMENTO SCIENTIFICO, PER CHI VUOLE SAPERNE DI PIÙ

 

Come funzionano le sostanze fotosensibilizzanti per la terapia fotodinamica
 

La terapia fotodinamica consente di produrre una reazione foto-chimica di intensità modulabile. I suoi effetti sono limitati ai tessuti in grado di assorbire le sostanze fotosensibilizzanti con maggiore efficienza. 

I prodotti chimici più utilizzati per il trattamento fotodinamico sono precursori delle sostanze fotosensibilizzanti vere e proprie. Molte sostanze fotosensibilizzanti vengono prodotte in natura, anche se in minima quantità, da alcuni tipi di cellule. I precursori, applicati sulla pelle, vengono assorbiti più rapidamente dalle cellule metabolicamente più attive. Queste provvedono a trasformarli nei fotosensibilizzanti attivi essenziali per la terapia.  

I precursori utilizzati più comunemente sono l'acido 5-aminolevulinico e il suo metil-estere. Entrambi possono essere applicati direttamente sulla cute intatta o pre-trattata con dei laser ablativi frazionati per velocizzare e migliorare l'assorbimento e la diffusione. Le moderne formulazioni, sono in grado di oltrepassare la barriera dello strato corneo più facilmente. 

Una volta entrati nelle cellule, i precursori vengono progressivamente trasformati nella sostanza foto-attiva: la Protoporfirina IX (PpIX). 

La terapia fotodinamica vera e propria viene attivata con l'esposizione a sorgenti di luce di lunghezza d'onda assorbite selettivamente dalla Protoporfirina IX. La sostanza fotosensibilizzante eccitata dalla luce passa bruscamente ad uno stato di eccitazione di breve durata. Questo stato genera una tipica fluorescenza rosso-corallo portando le cellule a interagire con le molecole di ossigeno vicine liberando degli elementi estremamente reattivi (perossidi, ioni superossido, radicali idrossido, e ossigeno singoletto), i cosiddetti ROS (Reactive Oxygen Species) che sono in grado di produrre effetti significativi sull'attività delle cellule coinvolte dalla reazione

La modalità di applicazione cutanea, i sistemi di veicolazione dei precursori, la loro concentrazione, i tempi di incubazione e quelli di irradiazione vengono modulati a seconda degli effetti biologici che si desidera ottenere in rapporto alle patologie da trattare.

 

Che cos'è la Protoporfirina IX e quali sono gli effetti della luce per la terapia fotodinamica

La Protoporfirina IX è in grado di assorbire selettivamente alcune lunghezze d'onda comprese nello spettro della luce visibile (415-760 nm). Per la terapia fotodinamica vengono selezionate solitamente delle luci blu (415-420 nm) o rosse (630-635 nm). 

Le prime possono penetrare nella cute solo superficialmente, le seconde possono raggiungere gli strati profondi del derma. 

L'applicazione dei prodotti precursori delle sostanze fotosensibilizzanti vengono applicate selettivamente sulle aree alterate o uniformemente su tutta la superficie da trattare. I tempi di contatto dipendono dall'entità degli effetti fotodinamici che si vogliono ottenere. Dopo la rimozione dei prodotti dalla cute sono visibili gli accumuli di sostanza fotosensibilizzante presenti a livello endocellulare utilizzando una luce di Wood.  

La successiva esposizione alle sorgenti di luce (LED Light Emitting Diode o PPCL Pulsed Polychromatic Light) induce la reazione fotodinamica che si estrinseca selettivamente a livello degli accumuli fluorescenti. L'effetto fotodinamico può essere attivato anche dalla luce visibile riducendo significativamente la sintomatologia dolorosa

I processi infiammatori indotti dall'effetto fotodinamico producono un assestamento equilibrato e progressivo dei tessuti riconducendoli ad una situazione di funzionalità migliore, assolutamente normalizzata

I processi biologici che stanno all'origine delle alterazioni cutanee non cessano mai la loro attività, pertanto sarà utile programmare periodicamente dei trattamenti fotodinamici (PDT) sia a scopo preventivo che curativo. Le sedute PDT si integreranno perfettamente con le strategie terapeutiche individuate e personalizzate per ogni tipologia di alterazione e per ogni paziente. 

Alcuni pazienti possono essere intolleranti nei confronti delle radiazioni luminose utilizzate nella terapia fotodinamica. Un semplice test di esposizione della durata di 20 minuti sarà in grado di individuare i soggetti a rischio

Contattaci subito per maggiori informazioni!
Scrivi al nostro staff senza impegno, dettagliando la tua richiesta, ti risponderemo il prima possibile.
Ti ricordiamo che una visita al nostro centro può aiutarti a conoscerci e rispondere a tutte le domande che hai.
  [Maggiori info]